Le statistiche mostrano anche che la maggior parte degli incidenti riguardanti le cadute si verificano in un ambiente familiare, cioè in casa. Salire le solite scale o recarsi in bagno, soprattutto durante la notte, può diventare pericoloso. Come spesso accade, anche in questi casi le misure preventive assumono un’importanza fondamentale.

Il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige ne è consapevole ormai da tempo ed ha pertanto lanciato l’iniziativa “Cadute, no grazie!”. L’obiettivo di tale iniziativa è quello di far conoscere al gruppo target degli over 65enni una serie di misure di prevenzione.

La brochure “Cadute, no grazie! Come prevenire le cadute”, ad esempio, contiene informazioni, suggerimenti ed esercizi mirati per rafforzare la muscolatura ed aiutare a prevenire le cadute. Vengono inoltre offerte delle serate informative gratuite che si svolgono in tutto l’Alto Adige e dove i partecipanti possono ottenere, in modo interattivo, consigli su come evitare eventuali pericoli, oltre ad essere sensibilizzati rispetto alla problematica delle cadute. Lo scopo di questi eventi è quello di portare l’attenzione dei partecipanti sui fattori di rischio, in particolare quelli che si trovano in ambiente domestico, e mostrare loro le possibili misure di prevenzione e protezione. Vengono inoltre offerti consigli sull’attività fisica per rafforzare la muscolatura e l’apparato scheletrico. Per ultimo, ma non meno importante, ai partecipanti viene mostrato come devono comportarsi in caso di caduta per riuscire a rialzarsi da soli.

L'argomento è al centro del servizio che il quindicinale "Qui Bolzano" dedica alle pagine 6 e 7 del suo numero 18/2018 (scaricabile da questa pagina).

Il giornale riporta anche un'intervista a Lukas Waldner, assistente sanitario presso il distretto sanitario di Merano, che da anni si occupa di questo tema insieme ad altri colleghi assistenti sanitari: Patrizia Corazza, Helene Dejakum e Heidi Maria Mittermair.

L'articolo termina con un box dedicato al progetto "Crescere sicuri da 0 a 6 anni"  che mira alla sensibilizzazione di chi si prende cura dei più piccoli, sono stati elaborati diversi “tools” che prevedono una check-list, attraverso la quale ogni genitore può comprendere se il proprio bimbo vive in una casa a prova di incidente, e 4 brochure dedicate ad altrettante fasce d’età, vale a dire da 0 a 6 mesi, da 6 a 12 mesi, da 1 a 3 anni ed infine da 3 a 6 anni, dove vengono illustrati i più comuni incidenti e le relative misure di prevenzione. Le illustrazioni della brochure sono dell'assistente sanitaria Cristina Biasini che ha saputo unire le competenze di prevenzione e promozione della salute con le sue capacità artistiche.

08/10/2018

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