Con l’approvazione definitiva del ddl Lorenzin la professione di Assistente sanitario viene assegnata ad un ordine nuovo ed appropriato diverso da quello infermieristico

Da almeno vent’anni, ovvero dall’emanazione del profilo professionale dell’Assistente sanitario con il DM 17 gennaio 1997 n.69, l’Assistente sanitario è collocato nell’area delle professioni tecniche della prevenzione (art.4 Legge 251 e DM 29.03.2001) e formato nelle Università nella Classe delle lauree in professioni sanitarie della prevenzione (DM 2.4.2001) e ciò nonostante costretto ad appartenere, dal punto di vista ordinistico, ai Collegi IPASVI, istituiti con una legge di 63 anni fa e non più adatti a rappresentare una professione, quella dell’Assistente sanitario, che nel frattempo si è profondamente evoluta acquisendo una propria specificità ed autonomia culturale, scientifica, formativa, deontologica e professionale prima ancora che normativa.

Di tale criticità si era da tempo interessato il Parlamento che, prevedendo all’interno della legge 1 febbraio 2006 n.43 all’art.4 una delega al Governo per l'istituzione degli ordini ed albi professionali, stabiliva che ciò dovesse essere fatto sulla base di una serie di principi e criteri direttivi tra i quali “ferma restando, ai sensi della legge 10 agosto 2000, n. 251, e del citato decreto del Ministro della sanità 29 marzo 2001, l'assegnazione della professione dell'assistente sanitario all'ordine della prevenzione”.

Purtroppo il Governo non riuscì ad attuare la suddetta delega, ma tale criticità è stata affrontata successivamente anche dal ddl Lorenzin, ora approvato definitivamente in legge, che sancisce “La professione di assistente sanitario confluisce nell'Ordine di cui al comma 9, lettera c), del presente articolo (Ordini dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione) ai sensi dell'articolo 4 della legge 1º febbraio 2006, n. 43”.

Finalmente oggi la professione di Assistente sanitario viene quindi assegnata ad un ordine nuovo ed appropriato diverso da quello infermieristico, coerentemente ed a completamento del quadro normativo di riforma delle professioni sanitarie avviato con l’art. 6 comma 3 del Decreto Legislativo 502 del 1992.

Va detto che per il ritardo di questa necessaria innovazione gli Assistenti sanitari hanno pagato un prezzo altissimo che è stato solo parzialmente limitato dal preziosissimo lavoro svolto dalla Associazione Nazionale Assistenti Sanitari-AsNAS, ripetutamente riconosciuta con Decreti del Ministero della Salute come la maggiormente rappresentativa a livello nazionale per la professione di Assistente sanitario tra le Associazioni dell’area delle professioni tecniche della prevenzione che, pur tra mille difficoltà e scarsi mezzi, ha sempre operato per la salvaguardia e la valorizzazione della figura professionale dell’Assistente sanitario, sotto i profili culturale, formativo, scientifico, professionale, giuridico, deontologico e sociale.

Si apre ora la stagione della costruzione di un nuovo Ordine che nasce dalla trasformazione dei Collegi dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e dalla collocazione dell’albo dei Tecnici sanitari di radiologia medica e degli Assistenti sanitari oltre all’istituzione degli albi per le professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione che ne sono privi, certamente non facile, che passa attraverso la stesura di diversi decreti attuativi, statuti e regolamenti, obiettivi per i quali l’AsNAS è pienamente disponibile a collaborare con la Federazione Nazionale dei Collegi dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica, con le altre Associazioni delle professioni sanitarie e con il Ministero della Salute, anche per fornire ogni contributo utile ad affrontare possibili criticità nella fase di avvio del nuovo ordine già evidenziate nell’audizione dell’AsNAS che la Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati ha svolto il 19 ottobre 2016.

L’AsNAS, a nome di tutti i dirigenti e soci e di tutta la categoria rappresentata, esprime il più sentito ringraziamento e stima per l’attenzione e l’impegno posto al riordino della disciplina degli Ordini delle professioni sanitarie e per quella di Assistente sanitario in particolare, al Ministro della Salute On. Lorenzin, al Sottosegretario di Stato per la Salute On. Faraone, al Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Sen. Pizzetti, ai Senatori ed in particolare alla Presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato Sen. De Biasi, ai Deputati ed in particolare al Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera On. Marazziti.