Si è concluso il Forum Risk Management in Sanità tenutosi alla Fortezza da Basso a Firenze dal 28 novembre al 1° dicembre 2017. AsNAS Sezione Toscana ha fortemente voluto partecipare a questa esperienza, anche spinta dalla nuova presidente dott.ssa Francesca Matarazzo. Gli sforzi congiunti di molti soci toscani hanno portato all'allestimento di uno stand di tutto rispetto con materiale realizzato ad hoc: una brochure e dei poster relativi alla realtà lavorativa toscana, gadget promozionali e un poster illustrato nella giornata conclusiva dalla collega dott.ssa Civeli relativo al lavoro di ricerca svolto per la sua tesi di laurea.
Nei vari giorni del forum abbiamo respirato un'aria davvero positiva per la nostra figura professionale, caratterizzata dal confronto e dalla voglia di collaborare in contesti multidisciplinari per elevare il livello delle prestazioni erogate dai servizi sanitari. Molti sono stati gli spunti di riflessione offerti da medici e dirigenti delle varie aziende sanitarie di tutto il territorio italiano che si fermavano al nostro stand.
Rispetto a qualche anno fa, almeno in base a quanto percepito nella realtà toscana, c'è molta più conoscenza del nostro profilo professionale e c'è la volontà, palesata da diversi soggetti, di impiegare l'assistente sanitario per potenziare la prevenzione sul territorio. Molto avvertito infatti è il problema del "sovraccarico" di accessi presso gli ospedali ad intensità di cura, dovuto, da quanto potuto riscontrare, anche a strutture territoriali carenti sia per organico che per tipologia di servizi.
Se si dovesse riassumere in poche parole quanto emerso in questi giorni si potrebbe dire: "senza un filtro strutturato e territoriale in termini di prevenzione e cura, gli ospedali ad intensità di cura si snaturano e perdono di efficacia". Pertanto, anche in relazione al nostro fondamentale ruolo come professionisti della prevenzione e della promozione della salute, la battaglia, per così dire, si sposta sulla rivendicazione della nostra presenza nelle case della salute e nelle strutture territoriali in genere oltre che nelle strutture ospedaliere e dirigenziali che riguardano risk management e qualità delle prestazioni.
In conclusione, il bilancio dell'evento è sicuramente positivo e deve essere promotore di una seria discussione a livello nazionale per il potenziamento della presenza e della figura in genere dell'assistente sanitario. [Giulia Bizzarri]