CREMONA - Si è svolto sabato 25 marzo a Cremona, nella splendida cornice del Campus di Santa Monica, il convegno dell’Associazione Nazionale Assistenti Sanitari dal titolo “Il valore della prevenzione e della promozione della salute per la comunità”. L’evento ha radunato a Cremona 140 Assistenti sanitari da tutta Italia, per approfondire il percorso delle politiche di prevenzione e la condivisione di metodologie, pratiche e strumenti utili agli Assistenti sanitari per continuare ad essere “costruttori di salute” all’interno delle comunità.
Tra le autorità istituzionali sono intervenuti, in apertura dei lavori: per il Comune di Cremona, la Consigliera Fabiola Barcellari, per ATS della Val Padana, la dott.ssa Laura Rubagotti, per l’Ordine dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione di Cremona, la dott.ssa Stefania Simonetti e, per la Fondazione Internazionale di Ricerca in Medicina Onlus, il dott. Alberto Bottini.
Il convegno si è aperto con la relazione della Presidente nazionale AsNAS, Elena Nichetti, che ha descritto il ruolo dell’associazione tecnica scientifica tracciando gli ambiti prioritari su cui avviare l’attività di ricerca. A seguire, Walter Montini (già presidente della Scuola di Assistenti sanitari della Croce Rossa Italiana di Cremona e docente di sociologia del Corso di laurea in Assistenza sanitaria dell’Università degli Studi di Brescia) ha ripercorso le fondamentali tappe del percorso di crescita ed evoluzione della figura dell’Assistente sanitario, sottolineandone la straordinaria attualità, mentre Filippo Bauleo (medico di sanità pubblica e direttore delle riviste del Centro Sperimentale per la Promozione della Salute e l'Educazione Sanitaria dell’Università di Perugia) ha proposto un’analisi critica delle politiche di sanità pubblica del passato e del presente del nostro Paese. Hanno concluso la mattinata gli interventi di Giuliana Bodini (Coordinatrice del Comitato scientifico di AsNAS), che ha delineato le caratteristiche del profilo professionale dell’Assistente sanitario, e Paolo Contu (Professore Ordinario di Igiene dell’Università di Cagliari e Vicepresidente per l’Europa dell’International Union of Health Promotion and Education), sugli standard internazionali per il riconoscimento delle competenze in promozione della salute, standard soddisfatti, in Italia, dai professionisti Assistenti sanitari.
Il pomeriggio è stato dedicato ad un’analisi tesa alla valorizzazione delle competenze dell’Assistente sanitario alla luce del PNRR e della riorganizzazione della medicina territoriale prevista dal Decreto ministeriale n. 77/2022, a cura di Claudio Gualanduzzi (Sezione AsNAS Emilia-Romagna), e alla condivisione di pratiche professionali applicate per la comunicazione di sani stili di vita ai giovani (Benedetta Chiavegatti, ATS Milano), per la sorveglianza e la ricerca epidemiologica all’interno di un Registro Nazionale dei Tumori Naso-Sinusali (Stefania Massacesi, AST Macerata), per il contact-tracing e la promozione della salute a scuola durante la pandemia da Covid19 (Laura Rubagotti, ATS Val Padana) e nelle direzioni mediche di presidio ospedaliero (Eddy Galiazzo, Sezione AsNAS Friuli Venezia-Giulia). Hanno chiuso i lavori gli interventi dell’Avv. Marco Croce sul tema della responsabilità professionale in ambito sanitario e di Alessandro Macedonio (Sezione AsNAS Lazio), che ha fissato i principali punti toccati nella giornata, utili per il proseguimento dell’attività associativa dopo questo Convegno
“Il mondo dell’associazionismo tecnico-scientifico degli Assistenti sanitari, nella giornata di convegno, ha avuto modo di porre a confronto i paradigmi che caratterizzano l’agire professionale sotto il profilo tecnico, della responsabilità e dell’etica, facendoli convergere su un fondamentale obiettivo comune: quello di rivitalizzare e potenziare l’approfondimento della pratica professionale nella comunità scientifica e quello di avviare un percorso che, anche, esca dal contesto associativo affinché la professione di assistente sanitario raggiunga l’opinione pubblica”, commenta la Presidente nazionale di AsNAS, Elena Nichetti.
La giornata è stata l’occasione anche per ricordare ai partecipanti le nuove finalità e le stimolanti, quanto impegnative, attività che coinvolgono l’Associazione tecnico scientifica. Si è puntato soprattutto sull’attività di elaborazione, aggiornamento e diffusione di raccomandazioni, linee guida e buone pratiche per i settori della prevenzione. Questa funzione, infatti, è di prioritario interesse per il ruolo di AsNAS, in quanto collegata al tema della responsabilità sanitaria. Al termine del Convegno, il Consiglio direttivo nazionale, unitamente ai Presidenti delle Sezioni territoriali, ha invitato quindi tutti i colleghi a mettere a disposizione il proprio sapere specialistico per l’elaborazione di Linee guida di interesse per la nostra professione, nonché per sviluppare ambiti di ricerca al fine di individuare strumenti e metodologie per approcciare i mutevoli bisogni e target.
Dalla rassegna stampa:
Conferenza nazionale sulla nutrizione
Roma, 21 - 23 febbraio 2023
Ministero della Salute, Viale Giorgio Ribotta 5 - Auditorium Biagio d’Alba.
L'evento è trasmesso in diretta streaming sul sito internet e sui canali YouTube e Facebook del Ministero.
L’evento rappresenta un’opportunità di confronto tra istituzioni, società scientifiche, università, associazioni, consumatori e rappresentanti della filiera agroalimentare per affrontare i temi principali in ambito nutrizionale e per evidenziare gli aspetti critici del sistema.
Un’analisi approfondita sulle politiche che l’Italia intende perseguire nel prossimo futuro per garantire al Servizio Sanitario Nazionale un ruolo sempre più impattante nel settore, in grado di contribuire ad assicurare interventi omogenei su tutto il territorio nazionale.
Per conoscere il programma, consulta il sito del Ministero della Salute.
Il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2023-2025 rappresenta un documento di indirizzo nazionale stilato al fine di armonizzare le strategie vaccinali in atto nel Paese garantendo alla popolazione (indipendentemente da luogo di residenza, reddito, livello socioculturale e status giuridico) i pieni benefici derivanti dalla vaccinazione, intesa come strumento di protezione sia individuale che collettivo. Il nuovo documento, ora al vaglio della Conferenza Stato-Regioni, ancor più dopo gli avvenimenti pandemici, oggi disegna le strategie vaccinali per il prossimo triennio.
Pertanto, sottolineando come l’eliminazione e la riduzione del carico delle malattie infettive prevenibili da vaccino rappresenti una priorità per il nostro Paese, appare evidente la necessità di adottare un Piano nazionale che contenga un Calendario Vaccinale di riferimento, condiviso, sostenibile, al passo con le evidenze scientifiche e basato su un razionale chiaro e accettabile per tutti gli interlocutori istituzionali e professionali.
Uno dei punti principali del Piano, spiega all'ANSA il Direttore Prevenzione del Ministero della Salute Gianni Rezza, è che "per la prima volta il calendario vaccinale viene sganciato dal PNPV, che è di durata triennale, e potrà dunque essere aggiornato annualmente". Un cambiamento "importante, poichè in questo modo eventuali nuove vaccinazioni o modifiche potranno essere introdotte più facilmente ed in tempi rapidi".
La proposta del nuovo PNPV ha suscitato una prima riflessione all'interno dell'Associazione Nazionale Assistenti Sanitari che ha quindi formulato alcune osservazioni concentrandosi in particolare sui temi "Organizzazione e risorse" e "Formazione universitaria".
Il Campus di Santa Monica di Cremona dell'Università Cattolica del Sacro Cuore ospiterà, il 25 marzo 2023, il Convegno nazionale AsNAS "Il valore della prevenzione e della promozione della salute per la comunità".
Nella realtà operativa attuale, caratterizzata dalla carenza di risorse appropriate e dalla mancanza di orientamenti chiari e coordinati per la realizzazione di politiche preventive, il convegno si propone di analizzare il lungo e difficoltoso cammino della prevenzione, alla luce della presenza degli Assistenti sanitari nel nostro Paese, dopo oltre un secolo di storia della professione e dopo 25 anni dall’emanazione del profilo professionale. La giornata di approfondimento permetterà un confronto sul percorso delle politiche di prevenzione e la condivisione di metodologie, pratiche e strumenti utili agli Assistenti sanitari per continuare ad essere costruttori di salute all’interno delle comunità. Infatti, l’evento contribuirà alla consapevole necessità di tenere viva una cultura di prevenzione radicata su solidi principi culturali e scientifici.
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